Agricoltura Sociale

L’agricoltura sociale è una pratica di sviluppo rurale dal forte carattere etico, esercitata da aziende agricole e cooperative sociali, che oltre a fornire beni e servizi, si dedicano al reinserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati.

Grazie all’agricoltura sociale, le istituzioni regionali e locali, in maniera diretta o tramite le associazioni preposte, possono applicare delle politiche di welfare sostenibile a favore di territori e aree rurali, convogliando le istanze di enti pubblici, aziende agricole e singoli cittadini, in soluzioni che siano contemporaneamente utili e produttive.

Oggi l’Unione Europea definisce l’agricoltura sociale “il nesso fondamentale tra agricoltura sostenibile, sicurezza alimentare, equilibrio territoriale, conservazione del paesaggio e dell’ambiente, nonché garanzia dell’approvvigionamento alimentare” e ne ribadisce lo status di soggetto privilegiato per le politiche di welfare dei suoi stati membri.

In agricoltura sociale la forma di aggregazione più comune è la cosiddetta “azienda agri-sociale” conosciuta anche come “fattoria sociale”. Un’impresa tradizionale, agricola o zootecnica, economicamente e finanziariamente sostenibile, che integra la propria attività produttiva con l’offerta di servizi culturali, formativi, assistenziali ed educazionali, a vantaggio di soggetti deboli e residenti in aree fragili, in diretta collaborazione con istituzioni pubbliche e realtà del terzo settore.

In genere, le aziende votate all’agricoltura sociale, per il loro carattere di responsabilità verso la comunità e l’ambiente, si presentano come realtà dinamiche e multifunzionali, connotate da una forte vocazione all’accoglienza e alla conservazione del patrimonio rurale. Un soggiorno in un agriturismo con fattoria sociale, può tradursi in una sana esperienza di vita rurale. In una realtà tutta da scoprire, ospitale e confortevole.