Rieti e la Sabina - Itinerari Storico Artistici

Castel di Tora

L’armonia del paesaggio, l’ordine architettonico e la bellezza dei panorami, hanno fatto guadagnare a questo piccolo centro lacustre del reatino la menzione tra i Borghi più Belli d’Italia.

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Il Cammino di Benedetto

L’itinerario unisce i tre luoghi simbolo della predicazione benedettina: Norcia, Subiaco e Montecassino, in un percorso di oltre 300 chilometri, suddiviso in sedici tappe giornaliere.

Il tragitto inizia in Umbria e termina nel Basso Lazio, a poca distanza dal confine con la Campania.

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Il Cammino di Francesco

Un itinerario di fede e cultura sulle tracce del Santo, immerso in un paesaggio incontaminato di rara bellezza. Il percorso, ai tempi della sua inaugurazione (2003), era interamente localizzato all’interno della Valle Santa Reatina. Oggi è stato ampliato, fino a raggiungere una dimensione interregionale: da Assisi a Roma in dieci tappe.

L’itinerario transita per alcuni tra i luoghi più importanti della predicazione francescana, come i santuari di Fontecolombo, Greccio, Poggio Bustone e La Foresta.



La Via Salaria

È una delle prime via di comunicazione costruite dai romani, con l’intento di trasportare il sale dalle saline di Ostia Antica​ fino ad Accumoli e successivamente verso Ascoli Piceno.

L’itinerario attraversa in massima parte la Sabina, terra borghi medievale, rocche e castelli.

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I Castelli della Sabina

Le rocche, i castelli e i paesi fortificati della provincia di Rieti si trovano tutti a sud della città nell'area geografica della Sabina, disposti quasi a formare e a costituire un emiciclo da sud est fino a sud ovest, spesso a controllo delle vie di transito che da Roma portavano ai varchi appenninici.

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La Chieda di San Pietro ad Muricentum

La chiesa di San Pietro ad Muricentum o ad centum muros, come molte fonti la definiscono per via delle grandiose strutture appartenenti ad un villa rustica di età romana che la circondano, sorge poco al di fuori dell'abitato di Montebuono su di un piccolo colle che, sovrastato dal preappennino sabino, domina la valle della riva sinistra del Tevere, proprio con il Monte Soratte di fronte.

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La Madonna di Capo d'Acqua

Il santuario della Madonna di Capo d'Acqua sorge nei pressi di Cittareale, vicino alle sorgenti del Velino ed è legato al ritrovamento miracoloso di una immagine raffigurante la Vergine. La statuetta in argilla sarebbe, infatti, stata ritrovata tra X e XI secolo da una pastorella chinatasi a bere alle fonti del fiume.

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La Valle Santa Reatina

Si svolge tutta nel giro di quarantaquattro anni (1182-1226) la biografia del Santo che ha cambiato la storia della Chiesa: san Francesco d'Assisi. "Buon giorno, buona gente", con queste parole nell'autunno del 1208 (il 4 ottobre) il giovane Francesco saluta gli abitanti di Poggio Bustone, uno dei borghi dai quali inizia la predicazione nella valle reatina, interrotta solo dai ritiri mistici tra i boschi selvaggi della zona.